Una notizia di grande rilevanza arriva in questi giorni: Stefano Moret, ingegnere di Mel, comune di Borgo Valbelluna, ha vinto il prestigioso ERC Starting Grant, uno dei riconoscimenti più ambiti e difficili da ottenere nell'ambito della ricerca. Moret, attualmente ricercatore e docente presso l'ETH di Zurigo, è uno dei tre ricercatori italiani che hanno ottenuto questo importante finanziamento da 1,5 milioni di euro, assegnato dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) con il Politecnico di Milano come istituzione ospitante.
L'ERC Starting Grant è un fondo europeo che sostiene ricercatori emergenti di grande talento, con l'obiettivo di incentivare l'eccellenza e la creatività nella ricerca di base o di frontiera. Il riconoscimento è rivolto a coloro che hanno ottenuto il titolo di dottorato da almeno due e non più di sette anni. Tra i tre progetti premiati c'è UNITES, il progetto di Moret, che si concentra sulle sfide legate alla transizione energetica.
Moret si è laureato con lode in Ingegneria Gestionale nel 2009 e in Ingegneria Meccanica nel 2012 presso l'Università di Padova. Nel 2017 ha conseguito un dottorato di ricerca in Sistemi Energetici presso il Politecnico Federale di Losanna (EPFL), Svizzera. I suoi interessi scientifici includono la modellazione di sistemi energetici, l'ottimizzazione stocastica e robusta, e lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale. Tra le sue esperienze professionali si annovera anche una prestigiosa fellowship presso l'Imperial College London, dove ha lavorato dal 2019 al 2022.
Il progetto di Moret, UNITES (Uncertainty-INformed Energy Systems), ha l’obiettivo di affrontare le sfide della transizione energetica con un approccio completamente innovativo. A differenza dei metodi attuali, che tentano di prevedere il futuro basandosi su previsioni incerte e spesso inesatte, UNITES intende integrare sistematicamente l'incertezza all'interno dei modelli energetico-climatici.
In termini concreti, UNITES mira a contribuire a una transizione energetica più sicura e rapida, sia per le aziende industriali che per il settore pubblico. Il progetto si propone di migliorare la resilienza delle politiche energetiche di fronte a variabili imprevedibili come la domanda futura di energia, i prezzi dei combustibili e gli scenari climatici.