I francescani conventuali della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova, della Basilica del Santo e del Messaggero di sant’Antonio editrice esprimono il loro cordoglio per la scomparsa, avvenuta ieri nella Casa del Clero di Treviso dopo un rapido aggravarsi dello stato di salute, del loro confratello mons. Gianfranco Agostino Gardin, di anni 80, già Ministro provinciale e Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, vescovo emerito di Treviso, affidando al Signore la sua vita accompagnandola con la loro preghiera.
Nato a San Polo di Piave (diocesi di Vittorio Veneto) il 15 marzo 1944, Gardin entrò in seminario a Brescia nell’ottobre 1958. A Padova nella Basilica di Sant’Antonio fece la professione solenne il 4 ottobre 1965, fu ordinato sacerdote nel 1970 e consacrato arcivescovo nell’agosto 2006.
Lunga la sua permanenza nella Città di Padova in diverse realtà dei Frati Minori Conventuali: l’Istituto teologico S. Antonio Dottore (1974-77 e 1978-79), il convento dell’Arcella (1977-78), il Convento dell’Immacolata (1979-88 e 2005-06), al Santo (1988-1995), periodo nel quale fu eletto dal Capitolo provinciale come Ministro provinciale dell’allora Provincia Padovana dei Frati Minori Conventuali (attuale Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova). Nel 1995 a Roma venne eletto Ministro generale dal Capitolo generale dell’OFM Conv, incarico che ricoperse fino al 2001. Dal 2009 al 2019 fu Vescovo di Treviso e, successivamente Vescovo Emerito di Treviso.
Collaboratore del «Messaggero di sant’Antonio» dal 1978, nel 1981 da una sua intuizione, del confratello padre Giacomo Panteghini, allora direttore generale del Messaggero di Sant’Antonio, e di mons. Luigi Sartori, teologo della Diocesi di Padova, diede vita alla rivista bimestrale «Credere oggi» pubblicata per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova. Di essa fu direttore fino al 1988, anno della sua elezione a Ministro provinciale della Provincia Patavina di S. Antonio. «Credere Oggi», bimestrale di divulgazione del sapere teologico, divenne fin da subito strumento di orientamento e di aggiornamento teologico, grazie alla sua impostazione interdisciplinare, monografica e sistematica, capace di affrontare anche l’attualità e i problemi aperti di maggior rilievo, come fa ancor oggi.
Così il Ministro provinciale padre Roberto Brandinelli, nella sua lettera di condoglianze ai confratelli della Provincia, al Vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi e alla famiglia di padre Gardin: «Purtroppo sapevamo delle condizioni molto gravi di padre Agostino e anche dell’ulteriore peggioramento degli ultimi giorni. Eravamo consapevoli che sorella morte non avrebbe tardato a fargli visita, ma certamente rimane impegnativo accogliere questa notizia. Con padre Agostino ci lascia un fratello buono, dotato di grandi capacità intellettuali e organizzative. Aveva una visione del futuro della Chiesa e dell’Ordine che per anni è stata capace d’orientarne il cammino. Chi di noi ha vissuto gli anni del suo generalato ricorderà il grande impegno sui temi della significatività, della formazione, della trasparenza economica. E come dimenticare l’impegno di Vescovo Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, con la stesura di importanti documenti tra i quali spicca senz’altro Il servizio dell’autorità e l’obbedienza. Per me, in questi anni di ministero in Provincia, sono state tante le volte che ho sentito parlare di lui, del ruolo incisivo che ha impresso alla Provincia negli anni del suo triplice mandato (1988-95), l’ultimo dei quali interrotto dalla elezione a Ministro generale. Erano altri tempi, c’erano maggiori risorse umane ed una età media inferiore. Eppure, già si sperimentavano grandi cambiamenti a livello sociale, culturale ed ecclesiale. E p. Agostino seppe intercettarli, avviando anche coraggiose riforme all’interno della Provincia. Pensiamo soltanto alla chiusura dei Seminari minori e all’apertura della missione in Cile. C’è stato poi il lungo periodo di servizio alla Chiesa come Vescovo della Diocesi di Treviso, un periodo intenso e generoso, durante il quale i rapporti con la nostra famiglia religiosa sono rimasti sempre molto stretti e sentiti».
La scomparsa di mons. Gardin sta commuovendo in queste ore il mondo del francescanesimo italiano. Questo un passaggio del ritratto umano e spirituale che fra Massimo Fusarelli, Ministro generale dell’Ordine Francescano Minore, ha scritto ai frati conventuali della Curia Generalizia e della Provincia di Sant’Antonio di Padova: «Ho conosciuto personalmente e diverse volte ho potuto incontrare il caro confratello, portando sempre con me l’impressione profonda di un Frate minore, nobile nel tratto e semplice nel cuore, preparato e capace allo stesso tempo di porgere con semplicità il pane della sapienza e della carità. È stato un pastore attento all’unità della Chiesa e nello stesso tempo con lo sguardo sempre rivolto al futuro e agli appelli che lo Spirito rivolge al popolo di Dio peregrinante nella storia. Ha saputo avere oltre trent’anni fa uno sguardo attento e creativo alla vita religiosa, parlando anche con il suo silenzio e con l’umile farsi da parte, come conviene a un figlio si san Francesco».