Dopo l’esperienza molto positiva della prima edizione dell’anno scorso, la seconda edizione del “Festival della cultura liberata”, ha suscitato grande stupore. Il tema affrontato - “L’economia della solitudine” - ha accompagnato tutti gli eventi che si sono tenuti dal 14 al 16 giugno a Conegliano, facendo vivere al pubblico un vero e proprio viaggio culturale.
Soprattutto domenica 16 giugno, molta gente fin dalla mattina ha riempito le sale attrezzate “ad hoc” del centro storico di Conegliano: in apertura di giornata si è tenuta la conferenza di Sabino Pavone con quasi tutta la sala di palazzo Sarcinelli colma. A seguire è stato un crescendo: la messa, presieduta in duomo da mons. Giampaolo Crepaldi, vescovo emerito di Trieste, e poi l’intervento dello psicologo Marco Crepaldi, che ha affascinato la platea sull’argomento degli “Hikikomori”, fenomeno sociale in crescita anche in Italia che colpisce soprattutto i giovani e li porta all’isolamento sociale. Grande partecipazione nel pomeriggio, con Ilaria Bifarini e la storia di una “ex-bocconiana redenta”, con la professoressa di storia e filosofia del “Da Collo”, Novella Varisco, con il professor Roberto Bonuglia… Hanno parlato del potere delle parole e su come dovrebbero essere utilizzate. Ha destato grande interesse anche l’evento che ha visto partecipi la professoressa Elisabetta Frezza e suor Anna Monia Alfieri, volto noto della televisione: hanno parlato di educazione e di esempi da dare ai giovani. Nel tardo pomeriggio, come lo scorso anno, don Roberto Bischer, parroco delle parrocchie del Duomo, San Rocco e Costa di Conegliano, e Matteo Rizzato, psicologo e ricercatore in neuroscienze, hanno sviluppato il tema: “Che cos’è la solitudine?”, sia dal punto di vista della fede sia dal punto di vista della scienza.
A seguire forse il volto più atteso, insieme a Luca Ricolfi e Marcello Foa, Francesco Borgonovo non ha deluso le aspettative e ha intrattenuto il pubblico, facendolo sorridere senza mai cadere nel banale, riflettendo su quanto è importante fare attenzione alla tecnica e al consumismo. Dopo Francesco Borgonovo, un bell’intervento di Eugenio Andreatta, per la presentazione del Meeting di Rimini e della collaborazione con il Festival cultura liberata ha accompagnato alla conclusione. Il gran finale si è tenuto in piazza Cima, alla sera, dove i Vertical Smile, band musicale famosa in zona, ha fatto ballare, saltare e divertire il centro storico di Conegliano.
Non vanno dimenticati i quattordici editori indipendenti presenti con i loro stand alla tre giorni: una menzione particolare ad Emilio Antoniol, di Anteferma Edizioni, per il lavoro fatto assieme ai giovani del Festival cultura liberata, ed al presidente dell’associazione, Alberto Gava, che ha coordinato ed amalgamato un’importante squadra che fa ben sperare per il futuro (nella foto insieme ai Vertical Smile). Alcuni eventi del Festival si possono rivedere sul canale YouTube de La Tenda Tv.