L'export manifatturiero del Veneto ha registrato una flessione del 3,4% nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi a 39,3 miliardi di euro. Secondo il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto, un’opportunità per rilanciare l’export potrebbe essere l'espansione verso mercati alternativi come Asia, Africa e America Latina, dove cresce la domanda di beni di consumo, tecnologie e infrastrutture, settori in cui il Veneto è competitivo.
Alcune aziende manifatturiere venete che si sono orientate verso Turchia ed Emirati Arabi Uniti hanno registrato performance positive, con la Turchia che ha visto un incremento del 9,8% rispetto al 2023, arrivando a quasi 1 miliardo di euro di esportazioni, con un notevole raddoppio nel settore della gioielleria. Anche negli Emirati Arabi, l’export veneto ha raggiunto 552 milioni di euro, grazie soprattutto ai settori della gioielleria, forniture mediche e occhialeria.
Le esportazioni verso l'Unione Europea e altri mercati chiave come Germania (-9,3%), Stati Uniti (-5,6%) e Regno Unito (-2%) hanno subito un calo. Boschetto sostiene che puntare su mercati emergenti, come quelli di Turchia ed Emirati Arabi, potrebbe aprire nuove opportunità per il Veneto, soprattutto nei settori del lusso, moda, meccanica e tecnologie avanzate, aree in cui la domanda è in crescita.
In sintesi, la diversificazione geografica e il focus su settori strategici come i macchinari potrebbero rappresentare la chiave per rilanciare l’export veneto, riducendo i rischi legati alla dipendenza dai mercati tradizionali.