“L’Alpin l’è sempre quel! Memoria e storia dei reparti alpini dal 1946 a oggi”: è il titolo della nuova Mostra allestita al Museo degli Alpini di Conegliano (Largo Giovanni Bortolotto, piazza San Martino), inaugurata lo scorso 19 ottobre.

L’iniziativa (realizzata grazie al supporto di una cordata di sponsor e con il patrocinio del Comune) si inserisce all’interno della cornice di eventi “Aspettando il Centenario”, ideati dalla Sezione Ana di Conegliano.

Fin dalla sua nascita e dall’inaugurazione della prima mostra, avvenuta il 29 ottobre 2006, il Museo degli Alpini, guidato dal direttore Aldo Vidotto, si è prodigato nel promuovere iniziative tali da mantenere viva la memoria, “Non per celebrare la guerra e nemmeno chi l’ha voluta, ma per ricordare e tener viva la memoria di chi la guerra l’ha dovuta fare”, come si legge all’interno dello stesso Museo.

Nel caso specifico di questa nuova mostra, si tratta di ricordare i momenti di vita dei militari in servizio obbligatorio di leva: un’iniziativa dedicata quindi a “veci e bocia”, con la rappresentazione di spaccati di vita militare vissuta da tutti coloro che hanno prestato servizio militare nelle truppe alpine.

La particolarità della mostra sta nel fatto che verrà aggiornata di volta in volta La Sezione Ana di Conegliano comprende 17 Comuni e, fino al prossimo giugno (mese del Raduno per il Centenario), ognuno individuerà un fatto storico, che sarà riprodotto con un diorama (una riproduzione in miniatura, ndr), proprio per capire l’importanza che ogni territorio, con tutte le sue storie, rappresenta per la Sezione stessa.

Si comincia Refrontolo e l'eccidio di quattro partigiani avvenuto 80 anni fa (nella foto il diorama).